Normative scarpe da lavoro
SCARPE E MASSIMA PROTEZIONE
Nel settore delle calzature antinfortunistiche esistono specifiche normative che stabiliscono i requisiti di base che devono avere le scarpe da lavoro, per assicurare massima protezione al portatore, nei diversi ambiti lavorativi.
La norma principale è la UNI EN ISO 20344:2012 “Dispositivi di protezione individuale – Metodi di prova per calzature” e viene utilizzata congiuntamente con le norme EN ISO 20345, EN ISO 20346 ed EN ISO 20347 che stabiliscono i requisiti delle calzature in funzione di specifici livelli di rischio.
Prima di vedere nel dettaglio in cosa consistono le certificazioni delle scarpe da lavoro, è bene fare una distinzione tra calzature di Tipo I (calzature in cuoio o altri materiali, esclusi prodotti polimerici) e calzature di Tipo II (calzature interamente in gomma o polimeriche, impermeabili, pensate per chi lavora in ambienti con presenza di acqua, fango o liquidi).
Scarpe antinfortunistiche sicure
Per quanto riguarda le calzature di sicurezza, è necessario fare riferimento alla norma EN ISO 20345 che suddivide le scarpe antinfortunistiche in sette diverse categorie:
CATEGORIA DI SICUREZZA |
CARATTERISTICHE DELLE CALZATURE |
---|---|
SBH | Requisiti di base per calzature ibride |
SB | Requisiti di base |
S1 | SB + zona del tallone chiusa, proprietà antistatiche, assorbimento di energia del tallone e resistenza della suola agli idrocarburi |
S2 | S1 + resistenza alla penetrazione e assorbimento dell’acqua del tomaio |
S3 | S2 + resistenza alla perforazione del fondo della calzatura, suola con rilievi |
S4 | SB + proprietà antistatiche, assorbimento di energia nella zona del tallone e resistenza della suola agli idrocarburi |
S5 | S4 + resistenza alla perforazione del fondo della calzatura, suola con rilievi |
Per le calzature di protezione, invece, la normativa di riferimento è la EN ISO 20346 che suddivide i modelli in base a specifiche categorie:
CATEGORIA DI SICUREZZA |
CARATTERISTICHE DELLE CALZATURE |
---|---|
PB | Requisiti di base |
P1 | PB + zona del tallone chiusa, proprietà antistatiche, assorbimento di energia del tallone e resistenza della suola agli idrocarburi |
P2 | P1 + resistenza alla penetrazione e assorbimento dell’acqua del tomaio |
P3 | P2 + resistenza alla perforazione del fondo della calzatura, suola con rilievi |
P4 | PB + proprietà antistatiche, assorbimento di energia nella zona del tallone e resistenza della suola agli idrocarburi |
P5 | P4 + resistenza alla perforazione del fondo della calzatura, suola con rilievi |
In alcuni ambiti lavorativi sono richieste particolari calzature con elevata resistenza della suola allo scivolamento. Questa caratteristica è identificabile dalla presenza delle seguenti sigle:
SIMBOLO |
CONDIZIONI TEST |
REQUISITI DA NORMA |
---|---|---|
SRA | Suolo di prova: ceramica Lubrificante: acqua e detergente |
≥ 0,32 calzatura piana ≥ 0,28 calzatura inclinata verso il tacco di 7° |
SRB | Suolo di prova: acciaio Lubrificante: glicerina |
0,18 calzatura piana ≥ 0,13 calzatura inclinata verso il tacco di 7° |
SRC | SRA + SRB | Entrambi i requisiti sopra descritti |
Ci sono poi le calzature marchiate ESD (Electrostatic Discharge). Si tratta di particolari scarpe antinfortunistiche elettricamente dissipative che scaricano costantemente al suolo l’elettricità accumulata dal corpo umano, indicate per chi opera nella produzione di parti elettriche sensibili, nella verniciatura, in campo medico e a contatto con liquidi e gas infiammabili.
Questa tipologia di scarpa da lavoro si distingue dalle calzature antistatiche, che vanno utilizzate quando è necessario ridurre al minimo l’accumulo di cariche elettrostatiche dissipandole, per evitare così il rischio di incendio. Rispetto alle calzature ESD, questo tipo di scarpa non garantisce una protezione adeguata dalle scosse elettriche e non svolge la sua funzione correttamente se viene indossata in ambienti umidi.
Per quanto riguarda le calzature con caratteristiche di resistenza alla perforazione, esistono in commercio diversi tipi di inserto che soddisfano i requisiti minimi richiesti:
- Inserto antiperforazione metallico: in questo caso la resistenza alla perforazione risente meno della forma dell’oggetto tagliente, ma le dimensioni non sempre sono sufficienti per coprire l’intera superficie della parte inferiore della scarpa.
- Inserto antiperforazione non metallico: è più leggero e flessibile di quello metallico, e fornisce una maggiore area di copertura, ma la resistenza alla perforazione può variare a seconda della forma dell’oggetto tagliente.
A queste specifiche si aggiungono ulteriori marcature addizionali, necessarie per applicazioni speciali.
^ | Calzatura elettricamente isolante (Dielettrica) |
A | Calzatura Antistatica |
AN | Protezione della caviglia |
B | Permeabilità al vapore d’acqua del tomaio |
C | Calzatua conduttiva</ |
CH | Resistenza chimica</ |
CI | Isolamento dal freddo del fondo della calzatura |
CR | Resistenza al taglio del tomaio</ |
E | Assorbimento di energia nella zona del tallone |
FO | Resistenza agli idrocarburi della suola |
HI | Isolamento dal calore del fondo della calzatura |
HRO | Resistenza al calore per contatto della suola |
IPA | Protezione caviglia contro gli urti |
IPS | Protezione cresta tibiale contro gli urti |
IS | Alta resistenza elettrica della suola |
M | Protezione metatarsale |
P | Resistenza alla perforazione del fondo della calzatura |
R | Rigidità della punta della calzatura |
RS | Rapido sfilamento (simbolo U-Power) |
T | Puntale di protezione testato all’impatto di 200 j e 15 kN di forza di compressione |
WR | Calzatura resistente all’acqua |
WRU | Penetrazione ed assorbimento d’acqua del tomaio |
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